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Fonte di Mompiano

  • La fonte
  • Come funziona
  • Il valore delle sorgenti naturali
  • Cenni storici

La fonte

La fonte storica di acqua per Brescia

La fonte di Mompiano è uno delle due sorgenti naturali che riforniscono l’acquedotto di Brescia. Si trova nel perimetro della città di Brescia ai piedi del colle San Giuseppe ed è stata inaugurata nel 1902, nonostante la sua storia risalga addirittura all'epoca romana.

L’acqua della fonte tuttora fornisce alla città di Brescia una quantità variabile tra i 3 ed i 7 milioni di metri cubi. Nel 2023 la fonte ha fornito circa 4.600.000 di metri cubi, pari a un quinto del fabbisogno totale della città. La fonte serve oggi oltre 80.000 abitanti.

Come funziona

Il ruolo fondamentale della fonte nel ciclo idrico integrato

La fonte di Mompiano è costituita da una vasca che raccoglie l’acqua e la immette nell’acquedotto. L’acqua sgorga da sette distinte polle. Dopo essere stata sottoposta a disinfezione tramite impianti a biossido di cloro, l’acqua viene convogliata in condotte di adduzione, non collegate alle case, che alimentano i serbatoi di accumulo della città.

Dalla fonte di Mompiano, infatti, una lunga tubazione del diametro pari a 1000 mm trasporta l’acqua nel grande serbatoio Montagnola da dove parte la distribuzione cittadina attraverso una rete lunga ben 296 Km che rifornisce la parte centro-meridionale del comune.

Gli impianti di disinfezione sono dotati di allarmi e collegati alla sala centrale di telecomando che è presidiata da operatori h24 per monitorare le anomalie e intervenire da remoto sugli organi idraulici di sezionamento, quando necessario.  

Il valore delle sorgenti naturali

Le sorgenti naturali sono fonti idriche che non necessitano di energia per l’approvvigionamento

Le sorgenti naturali sono fonti idriche che non necessitano di alcun dispendio energetico per l’approvvigionamento della risorsa. Al contrario, l’estrazione dell’acqua dal sottosuolo attraverso pozzi necessita di un importante consumo di energia per rifornire gli utenti. Basti pensare che fornire la stessa acqua potabile che ora proviene da Mompiano utilizzando dei pozzi necessiterebbe di un consumo elettrico compreso a seconda degli anni tra i 1.500 ed i 3.600 MWh (340-790 tonnellate di CO2 equivalenti).

Il nostro impegno nella gestione idrica, infatti, si concentra nella massimizzazione dello sfruttamento dell’acqua delle fonti. 

Cenni storici

Una storia che risale all’epoca romana

Dalla fonte situata a nord-est di Brescia, ai piedi del colle San Giuseppe, attraverso l'acquedotto fatto costruire nel I secolo d.C. dall'imperatore Augusto, l'acqua raggiungeva la piazza del Foro, all'epoca punto centrale della città. Da qui, alimentava le fontane pubbliche e le fontane private dei palazzi nobiliari.

Nell'VIII secolo, per volere del re longobardo Desiderio, l'acquedotto romano fu ristrutturato e ampliato, così da portare l’acqua fino al monastero di San Salvatore.

Agli inizi del Novecento, a fronte dell'espansione demografica e industriale della città, la rete idrica fu ampliata e modernizzata, con tubature e serbatoi più capienti, e fino al 1960 la fonte di Mompiano, insieme a quella di Cogozzo, riusciva a coprire ben il 50% delle necessità idriche del territorio. 

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